Buccarella idrogeno verde

Buccarella: “La scelta dell’idrogeno verde”

Fare in modo che la scelta sia sull’idrogeno verde, cioè ottenuto da fonti rinnovabili. Intervento del Senatore Maurizio Buccarella durante la discussione successiva alle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi

Ascolta l’intervento sulla web tv del Senato della Repubblica.

Trascrizione dell’intervento del Senatore Maurizio Buccarella (EUROPEISTI – Maie – CD)

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, signori Ministri, come tutto il Paese ho seguito attentamente il suo discorso programmatico e voglio dirle che ho ascoltato quanto mi aspettavo e speravo di sentire.

Ho apprezzato la condivisione della consapevolezza che stiamo vivendo tutti, ciascuno nel proprio ruolo, un momento storico e che sono necessarie la massima unità e determinazione possibili per combattere la pandemia e difendere i nostri concittadini dalle emergenze che ci sfidano tutti, apprezzando il lavoro finora svolto dal precedente Governo presieduto da Giuseppe Conte.

Ho apprezzato la definizione della natura di questo Governo che lei ha dato. Ci ha detto che questo è il Governo del Paese, cioè quello che deve far recuperare a ciascuno di noi lo spirito repubblicano, indicando un nuovo perimetro di collaborazione anteponendo il dovere della cittadinanza all’appartenenza politica, per cercare di ritrovarsi insieme come cittadini italiani. Questo è un appello che io mi sento di condividere fortemente e che spero sia condiviso anche dai miei colleghi, senatori e senatrici. Mi è piaciuto il richiamo della sua visione in quella frase che sintetizza tanto: i giovani non dovranno rimproverarci il nostro egoismo.

Personalmente, il tema che più mi appassiona, e su cui misurerò la bontà del lavoro che come parlamentari ci apprestiamo a riprendere con la nuova compagine governativa, è quello – pure da lei ovviamente toccato – della transizione ecologica che – come ha ricordato – sta cambiando anche il mercato del lavoro e della ricerca. Le sfide dell’emergenza climatica e le conseguenze per il prossimo aumento del livello dei mari, lo spazio sottratto alla natura, le parole di Papa Francesco: lei ha sintetizzato la sfida poliedrica che vede al centro l’intero ecosistema. Mi piace sottolineare che una tale considerazione del tema nasce non solo da una sensibilità ecologista, ma anche dalla consapevolezza delle opportunità che le sfide tecnologiche ci offrono e che non possiamo non cogliere anche sul piano della ricerca, della progettazione, della capacità manifatturiera e dei cicli industriali, della mobilità terrestre e tanto altro.

Riguardo al PNRR, lei ha detto che è necessario rimodulare e riformulare quello fatto dal precedente Governo. Lì tocchiamo le materie delle energie rinnovabili, dell’idrogeno – mi è piaciuto molto il suo citare l’idrogeno – dell’innovazione e – come ha ricordato – ci lavoreremo insieme, Governo e Parlamento, nelle prossime settimane con interlocuzione dell’Unione europea. Credo che le tematiche relative all’energia saranno cruciali e i progetti che andremo a realizzare dovranno essere necessariamente trasversali rispetto alle sei mission previste dal PNRR: competitività, rivoluzione verde, transizione ecologica, infrastrutture per mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, coesione territoriale. Questo punto mi richiama mentalmente anche all’opportunità che abbiamo di contribuire a risollevare il Sud, perché in tema di coesione territoriale sarà opportuno che i progetti che andremo a realizzare riescano a colmare le notorie differenze che ancora gravano fra le parti del nostro Paese. Ricordo inoltre che i progetti per Sud rappresentano un incremento marginale più elevato rispetto ai contributi che pure daremo alle altre zone più sviluppate del Paese.

Per me che ho promosso un intergruppo parlamentare sull’idrogeno verde e sulle comunità dell’energia che raccoglie ad oggi circa 40 tra deputati e senatori, il suo richiamo all’idrogeno è fondamentale. Bisogna fare in modo che la scelta sia sull’idrogeno cosiddetto verde, cioè ottenuto da fonti rinnovabili in prospettiva (Applausi), scommettendo su questo come stanno facendo i nostri partner e concorrenti europei, quali Francia e Germania, e resistendo alle possibili e probabili pressioni di visioni ancorate al sistema delle fonti fossili, che temo non mancheranno di far sentire la loro voce. Occorre creare hydrogen valley, elettrolizzatori, celle a combustibile; aumentare considerevolmente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Noi sappiamo che già prima dell’ingresso dell’idrogeno verde come possibile protagonista è necessario moltiplicare per sei volte la capacità produttiva di energia elettrica da fotovoltaico ed eolico (anche off-shore, ambientalmente compatibile) e quindi sarà necessaria una nuova politica di permitting.


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